Stress e capelli bianchi: ecco la relazione

E’ luogo comune pensare che lo stress determina la caduta di capelli. Più che sulla caduta, lo stress cronico esercita una forte influenza sulla ricrescita dei capelli e anche sui pigmenti che ne determinano il colore.

E’ vero, lo stress fa perdere i capelli e li fa diventare bianchi in modo prematuro, ma al di là dell’evidenza la scienza non ci forniva spiegazioni sul perché di questo fenomeno. In verità, le ricerche hanno rilevato che lo stress cronico non influisce tanto sulla caduta quanto sulla ricrescita dei capelli e la loro pigmentazione, in che modo lo spiega uno studio pubblicato su «Nature» e coordinato dalla biologa dell’Università di Harvard Ya-Chieh Hsu.

pubblicità

Di cosa sono fatti i capelli?

Iniziamo con qualche nozione di tricologia. I capelli sono costituiti da proteine solide come la cheratina, in una percentuale compresa fra il 65 e il 95%, e per il resto da acqua, lipidi, pigmenti e oligoelementi. Altra proteina solida è la melanina che conferisce il colore al capello. La cheratina è composta dagli amminoacidi lisina e cistina, presenti nelle carni bianche e rosse, nel pesce, nel fegato e in alcuni tipi di verdure.

Altre sostanze importanti nella vita del capello sono il ferro, che possiede un ruolo primario nella sintesi dell’emoglobina del sangue per l’ossigenazione dei tessuti; a seguire, zinco, magnesio e infine il rame, che partecipano al processo di formazione della melanina e quindi giocano un ruolo importante nel determinare la pigmentazione (colore) del capello.

Come crescono i capelli

I capelli crescono perché le cellule staminali presenti nel follicolo pilifero sottocutaneo si moltiplicano e si differenziano. Ma l’accrescimento non è infinito: raggiunta la massima lunghezza (a stabilirla è il nostro DNA, così come la velocità dell’allungamento), la crescita si arresta e il capello cade.

pubblicità

In questa fase le staminali sono in uno stato di quiescenza: se persiste, la ricrescita viene meno e ci sembra, per l’appunto, di perdere capelli. Lo stress agisce proprio prolungando lo stato di stand-by delle staminali, hanno scoperto i ricercatori studiando i topi. Lo fa attraverso l’ormone corticosterone prodotto dal- le ghiandole surrenali (l’equivalente umano è il cortisolo, ormone dello stress), che regola naturalmente il normale ciclo del follicolo. «Ma lo stress stimola l’asse ghiandole surrenali-follicolo pilifero in modo da rendere più difficile la rigenerazione delle staminali», ha spiegato Ya-Chieh Hsu. L’azione dello stress cronico è esercitata sulla mancata ricrescita dei capelli.

Capelli bianchi precoci

Il colore dei capelli è dato dalla melanina, sostanza colorata: ne esistono di due tipi: l’eumelanina, scura (capelli neri) e la feomelanina, chiara (capelli rossi o biondi). Nei capelli biondi i pigmenti di melanina sono presenti nella sola cuticola, mentre nei colori che vanno dal castano al nero sono presenti anche nello strato midollare. Nei capelli rossi i pigmenti di melanina sono sostituiti da pigmenti solubili diffusi.

I capelli diventano bianchi per la perdita dello scambio enzimatico tra la tirosina e i melanociti, le cellule che producono melanina. Lo stress cronico potrebbe influenzare tale scambio enzimatico inducendo una precoce perdita del colore.

pubblicità

Si parla di canizie precoce. Canizie, da canus (=grigio in latino), è un termine medico che indica il sopraggiungere dei capelli bianchi. Il fenomeno insorge naturalmente intorno ai 35-40 anni a causa dell’invecchiamento fisiologico delle cellule che danno il colore ai capelli, cioè i melanociti. Con l’età avanzata, queste smettono di produrre melanina, che è appunto sostituita prima dal grigio perla e poi dal candore tipico del capello bianco.

La canizie precoce (capelli bianchi in età giovanile) è generalmente associata a una predisposizione genetica, tuttavia, sembrerebbe che è l’interazione gene-ambiente a influenzare sulla depigmentazione del capello. Ciò significa che carichi emotivi e stress cronico (fattori ambientali) possono indurre cambiamenti a livello genetico che si ripercuotono sulla pigmentazione del capello. Questa interazione gene-ambiente spigherebbe anche perché alcune persone raggiungono i 40 anni mantenendo una capigliature perfettamente pigmentata, mentre altre, già verso i 30 anni, iniziano a mostrare i primi capelli grigi.

I capelli sono ricchi di elementi, che variano a seconda del loro colore: il ferro è più abbondante nei capelli rossi, il magnesio in quelli neri, il piombo nei capelli castano.

pubblicità

Una cura anti-caduta potrebbe arrivare con la molecola GAS6

Il corticosterone controlla le staminali in modo indiretto, agendo sulle cellule della papilla dermica che si trova sotto il follicolo e ne controlla la vitalità: sotto stress, queste cellule non producono Gas6, la molecola che attiva le staminali. «In condizioni normali e di stress aggiungere Gas6 è bastato a riattivare le cellule del follicolo a riposo e promuovere la ricrescita». Senza effetti indesiderati, questa stessa molecola potrebbe essere preziosa anche nel arrestare la canizie precoce.

Per la sua efficacia nel bloccare la caduta dei capelli, questa molecola potrebbe diventare un’alleata per cure anti-caduta nell’uomo e nella donna. È un traguardo lontano, ma ad Harvard si sono già portati avanti deponendo un brevetto per proteggere la proprietà intellettuale del lavoro.

Il Team di ricerca della biologa Hsu ha scoperto che lo stress stimola il sistema nervoso simpatico a «esaurire» i melanociti, le cellule che producono i pigmenti che colorano pelle e capelli. Il risultato? Una chioma prematuramente brizzolata o bianca.

pubblicità

In attesa della “molecola miracolosa”, per ridurre la perdita di capelli e prevenire la comparsa prematura di capelli bianchi, è importante gestire i carichi emotivi (lo stress) e curare la propria alimentazione fornendo all’organismo i nutrienti citati in precedenza. Seguire un’alimentazione ricca di proteine e vitamine e con una giusta varietà di minerali (in particolare ferro, zinco, rame e zolfo), è fondamentale per la salute dei capelli e in generale per la salute dell’intero organismo.

Articolo di ©Salute Psicofisica