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Siamo diversi, abbiamo valori, obiettivi e interessi diversi e ciò traspare dal nostro modo di comunicare, anche nei social network. In effetti, non tutti utilizziamo i social network nello stesso modo o per gli stessi scopi, come rivelato da uno studio molto interessante condotto all’Università di Rutgers. Questi ricercatori ritengono che i social network siano fondamentalmente costituiti da due tipi di persone: “meformer” e “informer”.
Secondo i loro calcoli, l’80% degli utenti dei social network è meformer e solo il 20% è informer. Ognuno comunica in modo completamente diverso, utilizza i social network con obiettivi diversi e stabilisce relazioni diverse con i propri contatti e i followers.
Chi sono gli informers?
Tradizionalmente, l’autocoscienza si riferiva alla conoscenza di se stessi, ma la psicologa Tasha Eurich ritiene che in realtà ci siano due tipi di autocoscienza. Ci sarebbe una coscienza interiore, che ci permetterebbe di percepire e comprendere le nostre emozioni e i pensieri, e una coscienza esteriore, che ci permetterebbe di capire come ci percepiscono gli altri.
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In effetti, ci sono persone che, sebbene abbiano una straordinaria armonia interiore, non sono pienamente consapevoli di come le vedono gli altri. Ci sono anche persone che, sebbene consapevoli di come sono percepite, non hanno una grande visione interiore.
Secondo questa psicologa, solo una piccola percentuale di persone è pienamente consapevole dei propri stati interiori e della percezione che ne hanno gli altri.
Queste sono persone che hanno sviluppato una consapevolezza equilibrata tra l’interno e l’esterno. Il punto interessante è anche che queste persone usano i social network in modo diverso, fondamentalmente per informare e condividere informazioni utili e preziose, sia per loro stessi che per una grande maggioranza di persone. Sono gli informers.
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Secondo i ricercatori della Università di Rutgers, gli informers usano spesso i social network per condividere diversi tipi di informazioni, opinioni, articoli o immagini che sono interessanti o curiose per la comunità. Gli informers sono comunicativi, rispondono ad altri utenti e di solito hanno un maggior numero di followers, probabilmente per l’interesse generato dal contenuto che condividono.
Spesso si tratta anche di persone che producono contenuti originali. In effetti, si stima che solo l’1% delle persone che usano Internet crei contenuti mentre il resto si dedica a consumarli, spesso senza interagire.
Un altro studio condotto presso l’Università di Brunel ha rivelato un’altra caratteristica degli informers: coloro che di solito condividono eminentemente contenuti intellettuali hanno anche una maggiore apertura mentale; cioè, sono più aperti a nuove idee ed esperienze, così come a discutere di diversi argomenti.
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Chi sono i meformers?
Circa l’80% delle persone è meformer; cioè quelli che si dedicano a pubblicare di se stessi. I loro profili nei social network sono una sorta di diario digitalizzato che condividono con il mondo.
Di solito pubblicano i luoghi in cui vanno, cosa mangiano, cosa fanno e con chi sono in ogni momento. Sono persone che riversano la loro vita quotidiana nei social network con un approccio altamente egocentrico, a volte cadendo in tendenze narcisistiche.
Infatti, i ricercatori dell’Università di Brunel forniscono maggiori dettagli sulle caratteristiche di queste persone. Hanno scoperto che coloro che pubblicano più frequentemente, principalmente delle loro attività sociali e della vita quotidiana, tendono ad essere persone più estroverse. Tuttavia, quelli che pubblicavano costantemente i loro risultati e i progressi avevano caratteristiche più narcisistiche e necessitavano di una convalida esterna.
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Sebbene i meformers abbiano meno followers, di solito la metà rispetto agli informers, dato che sono limitati alla loro rete di amici, queste persone sviluppano normalmente un legame più forte con i loro contatti.
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TRATTO DAL WEB