Difficoltà digestive tipiche della dispepsia funzionale come sensazione di gonfiore, pesantezza e bruciore di stomaco, distensione e dolori addominali, talvolta accompagnati anche da nausea, oppure seguiti da alterazioni del transito intestinale, come stitichezza o, all’estremo opposto, malassorbimento e diarrea, sono tutte manifestazioni estremamente comuni tra chi soffre di stati d’ansia o è esposto a fonti di stress intenso o relativamente modesto, ma protratto nel tempo.
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Non è soltanto un’impressione soggettiva o un fenomeno casuale. Come hanno ormai chiaramente dimostrato innumerevoli studi clinici, benessere psichico e funzionalità dell’apparato gastrointestinale sono strettamente interconnessi e si modulano reciprocamente, istante per istante, attraverso specifiche vie del sistema nervoso autonomo (responsabile del controllo delle funzioni fisiologiche fondamentali involontarie) e meccanismi ormonali estremamente raffinati.
Impatto dello stress sull’apparato digerente
Per definizione lo stress è una condizione complessa, determinata da sollecitazioni sfavorevoli esterne e/o interne all’organismo, che compromette il mantenimento dell’equilibrio fisiologico (omeostasi) e psicologico a più livelli e con vari gradi di severità. L‘apparato gastroenterico è sicuramente uno dei primi a patire gli effetti dello stress acuto e cronico.
I principali effetti negativi dimostrati di ansia e stress a carico di stomaco e intestino riguardano:
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- l’alterazione della motilità del tubo digerente, che può venire ridotta o aumentata a seconda dei casi, con effetti variabili da persona a persona (digestione lenta, stitichezza, diarrea ecc.);
- aumento della sensibilità della mucosa gastrica, con conseguente senso pienezza eccessiva, irritabilità gastrica e dolore allo stomaco;
- modificazioni della secrezione dei succhi gastrici, che generalmente aumenta, con conseguente iperacidità e maggior rischio di sviluppare gastrite nervosa, malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), infiammazione dell’esofago, ulcera peptica o duodenale;
- incremento della permeabilità intestinale, con conseguente alterazione dell’assorbimento delle sostanze nutritive e maggiore esposizione agli effetti negativi di tossine e sostanze sensibilizzanti o allergizzanti;
- riduzione della capacità di rigenerazione dell’epitelio intestinale e del flusso di sangue a livello delle pareti del tubo digerente;
- destabilizzazione del microbiota intestinale, ossia dell’insieme dei microrganismi che risiedono stabilmente nell’intestino, modulandone la funzionalità e la reattività alle sollecitazioni esterne, con conseguente maggiore propensione all’infiammazione.
In questi contesti, oltre a curare l’alimentazione, è opportuno cercare di attenuare il carico di stress così da alleggerire intestino e mente.
Dai rimedi alternativi alla psicologia
Il ricorso a tecniche di rilassamento di vario tipo e a rimedi sintomatici contro i disturbi digestivi, al bisogno, può aiutare a migliorare notevolmente il livello di benessere generale e a superare il periodo difficile.
Tra le tecniche di rilassamento che si sono dimostrate utili per la prevenzione del mal di stomaco da ansia e stress vanno citate:
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- esercizi di respirazione diaframmatica e addominale, che consentono di aumentare la concentrazione di ossigeno nel sangue, di ridurre la pressione arteriosa e di controllare il battito del cuore;
- i massaggi al collo e alle spalle, con eventuale applicazione di impacchi caldi, che riducono la tensione muscolare e favoriscono il rilassamento generale;
- le tecniche di visualizzazione guidata, che aiutano a concentrarsi su situazioni gradevoli e ad allontanare/relativizzare i pensieri negativi;
- il training autogeno e il biofeedback, che insegnano ad acquisire consapevolezza del proprio corpo e a controllare alcune funzioni fisiologiche involontarie, come il battito cardiaco;
- il rilassamento muscolare progressivo e lo stretching, che allentano la tensione agendo sulla sua componente muscolare;
lo yoga, la meditazione e il tai chi;
I Rimedi Naturali
Anche assumere rimedi naturali come tisane a base di camomilla, carbone vegetale (contro il gonfiore di pancia) tiglio con un po’ di limone o miele, la sera prima di coricarsi o durante il giorno e praticare regolarmente attività fisica moderata può aiutare ad allentare la tensione mentale e muscolare, a contrastare l’insonnia e a digerire meglio.
Quando ansia e stress assumono connotati più severi e persistenti, tutti questi approcci restano validi, ma devono essere discussi con il medico di fiducia, approfonditi per valutare la presenza di patologie specifiche e affiancati da interventi di tipo psicologico o psico-comportamentale, nonché eventualmente associati a una terapia farmacologica diretta a contrastare i sintomi ansiosi.
Spesso ansia e stress portano a mangiare in fretta, senza badare troppo a che cosa e a quanto si mangia. Oltre a privare del piacere di assaporare gli alimenti che ci vengono proposti, questo atteggiamento mette a dura prova il processo digestivo, causando sensazione di pesantezza, dolori e bruciore di stomaco, gonfiore addominale ed eruttazioni nelle 2-3 ore successive al pranzo, spesso accompagnati anche da nausea, mal di testa, stanchezza e calo di rendimento sul lavoro o nello studio.
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Esserne consapevoli e sforzarsi di mangiare lentamente, gustando fino in fondo ogni boccone, è una premessa fondamentale per migliorare l’umore e il benessere gastrointestinale, nonché per evitare di accumulare chili di troppo indesiderati.