Le macchie della pelle sono delle lesioni non rilevate di colorito diverso dalla cute normale. Le macchie ipercromiche, più comunemente chiamate iperpigmentazioni, sono caratterizzate da un’abnorme presenza di melanina in una ristretta area di cute
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QUALI SONO LE CAUSE?
Le elevate concentrazioni di melanina possono essere dovute a diversi fattori: con l’avanzare dell’età, la pigmentazione della pelle tende a diventare sempre più irregolare, compaiono così le cosiddette macchie senili, localizzate soprattutto al dorso delle mani e al viso.
Possono inoltre essere dovute a modificazioni ormonali, come nel caso dell’impiego di contraccettivi orali, di terapia ormonale sostitutiva in menopausa e infine durante la gravidanza (cloasma gravidico). In quest’ultimo caso le macchie sono localizzate soprattutto al volto e di solito scompaiono dopo il parto. Altre condizioni correlate alle discromie cutanee sono le esposizioni solari intense e discontinue (ad esempio vacanze brevi e intermittenti durante tutto l’anno).
Fate MOLTA attenzione alla cheratosi
Sembrano macchie del viso (e della pelle) ma non lo sono. Si riconoscono perché si presentano come ispessimenti cutanei. La cheratosi è una tipologia di macchia della pelle assolutamente da non sottovalutare. Si presenta come delle placche tondeggianti ricoperte da squame di colore bruno-rossastro, e sono molto comuni nel viso, mani e spalle. Le cheratosi possono nel tempo degenerare e trasformarsi in una forma tumorale. Per rimuoverle si consigliano generalmente creme specifiche o la crioterapia.
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Come eliminare le macchie della pelle
Fino ad oggi sono state utilizzate diverse metodiche per eliminare questo inestetismo, quali peeling chimici, la crioterapia e la dermoabrasione. Non mancano tecniche di chirurgia laser.
Peeling chimico
Il peeling chimico provoca una forma accelerata di esfoliazione, che avviene attraverso l’uso di sostanze chimiche ad azione caustica, che provocano cioè un’accelerazione della fisiologica esfoliazione della cute. Gli effetti del peeling sono quindi: rinnovamento degli strati più superficiali stimolazione della produzione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti I peeling chimici si possono classificare in base alla loro capacità di penetrazione nella cute ed alla conseguente profondità di azione in: superficiali, medi e profondi. Il livello di profondità dipende dal tipo di sostanza, dalla sua concentrazione e dal tempo di applicazione. Maggiore è la profondità raggiunta e più evidente il risultato che ci si potrà aspettare.
Quelli maggiormente utilizzati sono:
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Alfaidrossiacidi (AHA): sono presenti in natura da prodotti come: mele (acido malico), agrumi (acido citrico), latte (acido lattico), uva acerba (acido tartarico), canna da zucchero (acido glicolico), aceto (acido acetico). Il più usato e conosciuto è l’acido glicolico.
Acido Glicolico: Il Peeling all’Acido Glicolico (AHA), nel contesto di un trattamento di rivitalizzazione cutanea, risponde perfettamente alle caratteristiche richieste da una metodica che sfrutta il principio di “stimolazione” cutanea e non solo di ricostruzione. Oltre ad avere un indice di complicanze prossime allo zero, si è evidenziato, nel corso di numerosi trials clinici, la capacità dell’acido glicolico di stimolare direttamente i fibroblasti e le cellule basali inducendone una maggiore attività.
Acido Salicilico: acido poco solubile in acqua, molto in alcool; in soluzione alcolica al 25% può essere utilizzata per peeling superficiali, in quanto denatura lo strato corneo. Resorcina: si tratta di una vecchia formula di peeling. E’ un derivato del fenolo. Presenta un rischio di tossicità sistemica e di reazione allergica: è obbligatorio quindi eseguire patch test cutaneo.
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Tricloroacetico (TCA): E’ un cristallo derivato dall’acido acetico solubile in acqua. Agisce con la totale rimozione dell’epidermide e del derma superficiale per coagulazione delle proteine delle cellule della pelle. Il TCA presenta il vantaggio di creare un’esfoliazione medio-profonda senza una seria tossicità sistemica. Il TCA, inoltre, non sembra produrre reazioni allergiche. Fondamentale per un peeling al TCA è la preparazione della pelle nelle due settimane precedenti con trattamento domiciliare a base di creme esfolianti, schiarenti e schermi solari totali.
Fenolo (Xerodem): peeling profondo. E’ una miscela di caustici a base di fenolo. Residuano eritemi persistenti: sarà necessario un trucco correttivo e schermi solari per diversi mesi.
La dermoabrasione
è un trattamento che consente di migliorare le irregolarità della pelle eliminando lo strato più superficiale della cute e donandole un aspetto più levigato e regolare. Con la dermoabrasione è possibile correggere anche le cicatrici e le rughe più superficiali del viso e intorno alle labbra e migliorare gli esiti da acne, anche se nessun trattamento potrà eliminarle del tutto.
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La crioterapia
La terapia si basa sul controllato, ma repentino abbassamento della temperatura della zona iperpigmentata mediante azoto liquido, una sostanza assolutamente innocua. Il congelamento produce la distruzione delle cellule melanocitiche.
La terapia laser per eliminare le macchie della pelle
Oggigiorno le iperpigmentazioni possono essere efficacemente rimosse mediante la moderna terapia laser. Il laser è concepito per emettere una specifica lunghezza d’onda, a sua volta selettivamente assorbita dal pigmento melanico; la melanina concentrata viene quindi frammentata e trasportata via dal nostro sistema linfatico. La macchia, trattata in una o più sessioni, viene progressivamente distrutta lasciando intatta la struttura epidermica soprastante, sia nel colore che nella trama.
Il laser, quando viene impiegato sulle macchie della pelle, dimostra maggiore rapidità ed efficacia sia dei sistemi tradizionali – quali i peeling medio-profondi, la crioterapia o la dermoabrasione – che dei sistemi laser ad erbium e ad anidride carbonica, determinando anche una scarsa quantità di effetti collaterali. Laser con cui trattare la patologia:
Il laser Er o erbium YAG
Emette una radiazione di lunghezza d’onda pari a 2940nm con un elevato coefficiente di assorbimento nell’acqua. L’indicazione principale è la precisa rimozione delle difformità cutanee superficiali o pigmentarie in modalità ablativa (“resurfacing” per eliminare rughe sottili, medie e profonde o macchie ed altre difformità superficiali).
Laser ND Yag
L’energia del laser vascolare Nd:YAG (neodimio YAG) che emette una lunghezza d’onda pari a 1064 nm penetra profondamente nei tessuti e coagula selettivamente i piccoli vasi senza danneggiare l’epidermide. Il laser trasmette l’energia o la fluenza sufficiente per coagulare efficacemente i vasi e potendo variare la durata d’impulso permette di trattare vasi con calibro diverso.
Il raffreddamento della superficie della pelle prima, durante e immediatamente dopo il trattamento è essenziale per il trattamento di lesioni vascolari poiché permette di impiegare fluenze elevate che migliorano i risultati sui vasi bersagliati, previene il danno collaterale all’epidermide e riduce il disagio per il paziente.
Laser Q-Switched
Emette impulsi di elevata energia per la rimozione dei tatuaggi mono e multicolore, di tipo professionale e non e delle lesioni pigmentate benigne. Il principio di funzionamento è quello della fototermolisi selettiva, grazie al quale il laser è in grado di frammentare bersagli come particelle colorate del tatuaggio localizzate sotto la pelle e cellule superficiali contenenti melanina.
Le strutture adiacenti, inclusa la rete vascolare, rimangono inalterate. Infatti, visto l’alto grado di selettività del trattamento, viene eliminato il danneggiamento non specifico del tessuto, riducendo al minimo o eliminando completamente gli eventuali sanguinamenti post-trattamento.
Laser Frazionato
Il trattamento laser frazionato è una procedura sicura e non-invasiva che vi permette di riscoprire la giovinezza sulla vostra pelle. Il trattamento laser Fraxel produce migliaia di minuscole ma profonde colonne di attività termica della vostra pelle. Questo trattamento elimina vecchie cellule epidermiche pigmentate e penetra in profondità nel derma.
Trattando in modo frazionale una sola zona, lascia il tessuto circostante integro e intatto. Questo metodica permette all’ area trattata di guarire più velocemente di quanto non succederebbe se la stessa area fosse trattata interamente. Con suddetta procedura la pelle con imperfezioni cutanee viene rimpiazzata da tessuto sano e ringiovanito.
Autore: professor Mario Dini medico chirurgo specialista in chirurgia plastica ed estetica