L’ipercolesterolemia è una condizione clinica che se non adeguatamente trattata può causare problemi gravi alla nostra salute specialmente a carico dell’apparato cardiovascolare. La scienza ufficiale evidenzia tra le prime cause dei problemi al cuore un eccessivo consumo dei grassi alimentari, sebbene molti di questi siano fondamentali per la salute dello stesso in termini di integrità cellulare e non solo.
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Come risaputo, infatti, i grassi determinano la funzionalità delle membrane fosfolipidiche, strutture essenziali per numerosi processi tra i quali quelli connessi con la sintesi d’energia mitocondriale, e sono abbondantemente presenti in molte delicate aree del nostro corpo, parliamo ad esempio del cervello nonchè delle guaine mieliniche che rivestono le importantissime strutture nervose. Tutto sta a trattare l’ipercolesterolemia soggettivamente cercando e trovando le reali cause che l’hanno scatenata, spesso riconducibili ad un eccessivo consumo di carboidrati piuttosto che ad un abuso di cibi contenenti colesterolo.
Sui corretti valori di colesterolo e sulle frazioni ldl/hdl abbiamo già fornito delucidazioni in un precedente articolo, a noi interessa fornire in tal contesto alcuni consigli realmente utili per il mantenimento dei normali livelli di questa lipoproteina, senza dare seguito ad alcune leggende metropolitane demonizzanti indistintamente tutte le fonti lipidiche (grasse) contenute negli alimenti..
Cosa mangiare con il colesterolo alto, perchè la dieta mediterreanea (moderna) non va bene
Sentiamo spesso affermare, anche dal personale medico, che la dieta mediterranea è il migliore approccio alimentare per normalizzare i livelli di colesterolo, ma questo è vero solo in parte. Come viene pensata oggi, la dieta mediterranea si basa sul consumo di pasta, pane e altri cereali lavorati e raffinati, tutto il contrario di quello che era l’alimentazione tradizionale dei nostri nonni e bisnonni fino a 60-70 anni fa.
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Il consumo di cereali non includeva infatti quasi mai i prodotti lavorati ma solo quelli presenti in natura: farro, orzo, farine integrali e soprattutto verdure e ortaggi, rappresentavano fonti uniche di nutrienti e fibre alimentari essenziali per regolare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, quegli zuccheri che oggigiorno, a causa dell’ eccessivo abuso di merendine, pasta e altri prodotti da forno, determinano l’accumulo di trigliceridi ematici con tutte le conseguenze negative che ben conosciamo.
Allora sono i grassi alimentari o l’eccesso di zuccheri a determinare l’ipercolesterolemia? La risposta è tutti e nessuno dei due, poichè ciò che davvero conta è l’equilibrio tra i tre macronutrienti, quindi proteine, carboidrati e grassi.
Via libera dunque ai cereali biologici, verdure fresche, frutta (moderata) e soprattutto ad alimenti contenenti acidi grassi mono e polinsaturi, per cui olio di oliva extra-vergine, avocado, frutta secca e omega-3 da fonti animali (olio di pesce azzurro) o vegetali (semi di lino), pur ribadendo l’utilità di piccoli ma necessari quantitativi di alimenti contenenti grassi saturi.
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Il tuorlo d’uovo, ad esempio, è essenziale per l’apporto di colesterolo così come di acidi grassi perlopiù mono e polinsaturi nonchè di proteine ad alto valore biologico, tutte sostanze basilari per la normale funzione immunitaria e l’integrità cellulare, perchè farne a meno?
A tal proposito evidenziamo anche il parere positivo del biologo-nutrizionistia della Fondazione Umberto Veronesi Dott. Elena Donghia, che conferma la “riabilitazione” delle uova nonchè la necessità di un loro consumo in qualsiasi programma alimentare volto al mantenimento dello stato di benessere.
Altri cibi da evitare nei casi di colesterolo alto
Di seguito elenchiamo alcuni cibi contenenti ingredienti “spazzatura” il cui utilizzo deve essere completamente abolito nei soggetti affetti da ipercolesterolemia e problemi ad essa correlati, e quindi:
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- alimenti “lavorati” ricchi di grassi saturi, formaggi grassi spalmabili, parmigiano, pecorina, scamorza ecc..
- latte e yogurt intero;
- olii vegetali saturi da colza e palma nonchè altri sempre per le fritture tipo da semi d’arachidi;
- frattaglie, insaccati e carni in scatolame;
- bibite alcoliche compreso “mezzo bicchiere di vino rosso a pasto” poichè l’effetto antiossidante potenzialmente promosso è troppo debole e del tutto irrilevante ai fini salutistici
- zuccheri raffinati tipo glucosio, saccarosio e fruttosio industriale.
E’ invece consentito un saltuario consumo di carni rosse magre, preferibilmente organiche, al fine di introdurre proteine di elevato valore biologico e composti benefici per la salute del cuore come la carnitina, aminoacido molto importante per l’efficienza contrattile del muscolo cardiaco.
Colesterolo ldl alto e rimedi naturali
Partendo dal presupposto che gli stati patologici debbano prevedere un protocollo farmacologico e dietetico prescritto dal medico specialista, l’integrazione alimentare offre oggi alcuni rimedi naturali che sebbene non possano combattere le cause dell’ipercolesterolemia, possono comunque contribuire al mantenimento dei normali livelli di colesterolo e trigliceridi.
Come ci spiega Farmaenergy nel suo articolo riguardante l’utilizzo del Riso Rosso Fermentato, composti come la monacolina K rappresentano una delle migliori soluzioni naturali proposte dalla nutraceutica moderna per mimare alcuni meccanismi d’azione delle Lovastatine, statine sintetiche comunemente utilizzate nei farmaci ipolipemizzanti.
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Assieme alla monacolina K dobbiamo poi aggiungere altri efficaci sostanze quali i polifenoli antiossidanti, importanti per contrastare l’ossidazione delle lipoproteine ldl, quelle considerate “cattive”, la Berberina, un estratto vegetale antiossidante e sfiammante che sembrerebbe prevedere la formazione delle placche aterosclerotiche nelle pareti dei vasi, i Beta Sitosteroli, sempre di origine vegetale e molto importanti per la loro azione ipocolesterolemizzante naturale ed infine gli stessi Omega-3, benefici per tutto l’organismo e non solo per l’apparato cardiovascolare.
I sopra citati sono solo alcuni dei più efficaci composti naturali propedeudici a contrastare il colesterolo alto, l’importante è che tu li assuma sempre sottosupervisione medica soprattutto se stai seguendo delle terapie farmacologiche che possono esporti al rischo di interazioni ed effetti collaterali di varia entità.