Denti e cuore: meccanismi che legano patologie dentali e sistema circolatorio


Spesso quando ci rechiamo a fare una visita medica sia noi, che il professionista a cui ci rivolgiamo consideriamo la patologia da un unico punto di vista. Tuttavia il nostro organismo è collegato come una sorta di micro-cosmo dove ogni cambiamento può influire in una sorta di reazione a catena. Tra le altre cose chi penserebbe mai, del resto, che c’è uno stretto collegamento tra denti e cuore? Eppure è stato ampiamente dimostrato che vi è un rapporto molto forte che lega le patologie del cavo orale alla salute della nostra pompa che batte incessantemente nel petto.

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Quindi è buona norma non sottovalutare mai alcun tipo di sintomo riguardante le malattie dei denti e delle gengive come ci spiegano gli esperti della salute orale.

Batteri pericolosi: piorrea ed endocardite

Una delle infiammazioni più comuni a cui si va incontro, se non viene curata tempestivamente, è la parodontite, più comunemente detta piorrea. Ci sono dei segnali che devono subito mettere in guardia il paziente e che possiamo riassumere come segue:

  • Alitosi: se nel respiro dalla bocca viene percepito un brutto odore può essere indice che c’è della placca ristagnante all’interno del cavo orale. I depositi purtroppo possono anche formarsi all’interno di tasche gengivali non visibili.
  • Recessione gengivale: avviene quando le gengive lasciano scoperta una maggiore superficie del dente rispetto al passato.
  • Sanguinamento gengivale: quando ci si lava i denti bisogna prestare attenzione ad individuare tracce di sangue nella saliva e quando sciacquiamo la bocca.

Se si trascura questo quadro allarmante non solo si arriva a perdere i denti definitivi, ma si rischia di sviluppare l’endocardite. La patologia a carico del sistema cardio-circolatorio consiste in una forte infezione a livello valvolare e parietale del cuore. Quando è di carattere batterico origina da quei virus che si immettono nella circolazione sanguigna partendo proprio dal cavo orale.

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I meccanismi che legano patologie dentali e sistema circolatorio

Esistono due tipi di meccanismo che mettono in relazione negativa la bocca e il sistema circolatorio:

  1. Meccanismo diretto: i batteri possono trasferirsi in ogni parte del corpo se entrano nella circolazione sanguigna. Sono stati riscontrati dei casi in cui il DNA di patogeni gengivali era presente nei vasi femorali.
  2. Meccanismo indiretto: se la parodontite si cronicizza e l’infiammazione arteriosa progredisce vengono prodotte e inviate dall’organismo diverse sostanze come difesa e tra queste possono insinuarsi i batteri.

Una ricerca svedese

Uno studio sul nesso tra batteri presenti nella bocca e malattie cardio-vascolari è quello condotto presso l’Università di Örebro in Svezia dal Professor Torbjörn Bengtsson e dal suo staff. Grazie alla ricerca si è scoperto che il batterio Porphyromonas gingivalis, principale protagonista nello scatenare la parodontite, è presente anche nelle placche dei pazienti colti da infarto. Il patogeno sembra attaccare e attecchire nelle cellule endoteliali delle coronarie. La tesi da dimostrare riguardava quindi l’individuazione del batterio come responsabile della formazione di aterosclerosi coronarica e aortica.

A supportare l’ipotesi è stato eseguito un esperimento dove il team di ricercatori ha iniettato l’agente patogeno in questione all’interno di cellule aortiche coltivate in laboratorio. In uno scenario normale queste producono bassi indici di angiopoietina 2. Nel caso particolare si è verificato un notevole aumento nella crescita vascolare che ha scatenato un’infiammazione sistemica con conseguente aterosclerosi.

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Quali sono i soggetti a rischio?

I pazienti che soffrono di malattie gengivali croniche, come la gengivite, o di malattia parodontale in stato avanzato sono quelli a più alto rischio di disturbi cardiaci causati da una cattiva salute orale, in particolare se tali condizioni non vengono diagnosticate o curate. I batteri possono penetrare nel flusso sanguigno causando un aumento dei livelli di proteina C-reattiva, marcatore di infiammazioni dei vasi sanguigni. Ovviamente in particolare nei soggetti che presentano già malattie cardiovascolari, protesi valvolari o pregressi infarti, la presenza di un’elevata concentrazione di batteri nel cavo orale rappresenta un rischio ancora maggiore per l’aggravarsi dello stato dell’apparato cardiovascolare.
Possiamo affermare dunque con certezza che ancor di più in questi casi è fondamentale il controllo e la prevenzione. I segnali che possono farci accorgere di uno stato di infiammazione delle gengive sono molteplici e sono presenti già in uno stadio lieve di malattia parodontale:

  •  gengive arrossate, gonfie e doloranti al tatto;
  •  sanguinamento gengivale mentre si mangia, si lavano i denti o si passa il filo interdentale;
  •  gengive che sembrano ritirarsi;
  •  presenza di pus o altri segni di infezioni intorno a denti e gengive;
  •  frequente alitosi o cattivi odori in bocca;
  •  denti allentati o che sembrano allontanarsi dagli altri denti.

Il vademecum della prevenzione

Chiaramente quanto abbiamo detto si verifica principalmente nei casi di cattiva igiene orale. Attuando delle misure di prevenzione si diminuisce il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari a partenza dal cavo orale.

  • Mangiare sano con pochissimi zuccheri.
  • Smettere di fumare.
  • Lavare i denti dopo ogni pasto per un tempo che superi i due minuti.
  • Utilizzare regolarmente il filo interdentale per eliminare i resti di cibo inarrivabili con l’utilizzo dello spazzolino.