Stress cronico: perché misurare i livelli di cortisolo

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Misurare i livelli di cortisolo può essere una mossa saggia per indagare la presenza di stress cronico, soprattutto in un quadro in cui s’intende prevenire la comparsa di malattie autoimmuni, malattie cardiovascolari, diabete e altri sintomi psicogeni.

Il cortisolo, conosciuto anche come ormone dello stress, può provocare numerosi effetti negativi per l’organismo, sia se viene prodotto in quantità eccessive, sia se viene prodotto in quantità scarse. Entrambe le alterazioni possono sia riferire un quadro di stress cronico, sia essere la conseguenza di funzionamenti anomali delle ghiandole surrenali o tiroidea. Il cortisolo, infatti, viene prodotto dalle ghiandole surrenali. Se i suoi livelli sono ottimali, il cortisolo è utile al nostro organismo in quanto:

  • aiuta a tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue;
  • contribuisce a mantenere bassa la pressione arteriosa;
  • aiuta a regolare l’attività del cuore.

Quando ci si trova in condizioni di stress, oppure c’è un funzionamento anomalo della ghiandola della tiroide, le ghiandole surrenali producono più cortisolo del dovuto, creando degli squilibri che provocano malessere fisico.

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Il Ciclo dello Stress

Lo stress è una condizione ciclica, il cui corso si può dividere in tre fasi:

  • allerta: l’organismo appronta le risorse necessarie ad affrontare la situazione stressante;
  • resistenza: periodo in cui si prolunga lo stress. L’organismo raziona in maniera efficiente le risorse a disposizione, rilasciando l’energia accumulata sotto forma di grasso grazie all’azione del cortisolo, un ormone prodotto dal surrene su impulso del cervello, che in questa fase rimane a livelli costantemente alti. Ciò causa quindi una perdita di peso. A mano a mano che le risorse si esauriscono però, si prospetta una condizione di stress cronico;
  • esaurimento: le ghiandole surrenali non riescono più a secernere la quantità richiesta di cortisolo, il cui livello si abbassa fino appunto all’esaurimento. È un fatto naturale che si verifica quando la situazione di stress diventa insopportabile, cui segue uno stato di malessere fisico e psichico noto come sindrome da burnout.

Stanchissimi al mattino e attivi di sera

Il livello di cortisolo prodotto varia, descrivendo una curva, durante tutto l’arco della giornata e l’energia di cui disponiamo si modifica proprio seguendone l’andamento. Il picco maggiore si verifica nel momento che precede il risveglio, per fornire al corpo l’energia di cui ha bisogno per affrontare la giornata.

Lo stress incide su questa curva, facendo in modo che il livello di cortisolo mantenga livelli eccessivamente elevati anche alla fine della giornata. Ciò consente di lavorare fino a notte fonda, ma ostacola il sonno e a lungo andare innesca disturbi del ritmo circadiano: al mattino ci si sente stanchi perché i livelli di cortisolo sono bassi, ma aumentano nell’arco della giornata fino a raggiungere picchi eccessivi di sera.

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In caso di stress cronico, chi ha i livelli di cortisolo alti alla sera corre maggiori rischi di sviluppare forme di arteriosclerosi legate all’ipertensione, che aumentano a loro volta il rischio cardiovascolare. Inoltre un eccesso cronico di cortisolo debilita il sistema immunitario e può favorire patologie come l’osteoporosi.

Sintomi correlati a livelli di cortisolo alto

Il cortisolo alto può provocare diversi sintomi che mettono a serio rischio la nostra salute, quali:

  • disturbi del sonno;
  • ritenzione idrica;
  • iperinsulinemia (produzione eccessiva di insulina);
  • iperglicemia;
  • perdita di massa muscolare;
  • sovrappeso;
  • disturbi della memoria;
  • stanchezza cronica.

Altri sintomi associati a livelli di cortisolo alti sono:

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  • Obesità, con la maggior parte del peso sul tronco del corpo e non su braccia e gambe
  • Arrotondamento del viso (facies lunare)
  • Assottigliamento e fragilità della cute
  • Ciclo mestruale irregolare
  • Strie rossastre sull’addome
  • Debolezza muscolare
  • Acne
  • Irsutismo (la presenza di peli anomali, duri e spessi, nella donna, in zone come labbra, petto…)

Questi sintomi sono spesso accompagnati da ipertensione, potassio basso, bicarbonato elevato, glucosio alto e talvolta diabete. Le persone con carente produzione di cortisolo possono mostrare sintomi, quali:

  • Debolezza muscolare
  • Affaticamento
  • Aumentata pigmentazione della pelle, anche in zone non esposte al sole
  • Perdita di appetito

Per verificare che i livelli di cortisolo presenti nel nostro organismo non siano troppo elevati o troppo bassi, basta un semplice esame del sangue o delle urine raccolte nelle 24 ore. In caso di esame del sangue, il test va eseguito al mattino e a digiuno da 8-12 ore. In caso di valori di cortisolo alterati, il medico potrebbe prescrivere ulteriori analisi di laboratorio come il dosaggio dell’ACTH.

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