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Lo stress è per definizione una reazione che avviene nel nostro organismo a livello chimico, con lo scopo di indurre una reazione fisica. Quando siamo sotto pressione, il nostro corpo riceve scariche di adrenalina che fanno accelerare i battiti del cuore, aumentare la pressione sanguigna e la respirazione in modo da poter rispondere con più forza e tempestività alla difficoltà in atto.
Questo meccanismo primordiale, in realtà utile per difendersi o per innalzare le proprie prestazioni in determinanti momenti, diventa problematico se protratto nel tempo. Lo stress cronico, ovvero che diviene una presenza costante giorno dopo giorno, è una condizione anomala che, se trascurata, provoca problemi di salute, infiammazioni e malattie più gravi.
Malattie e i problemi associati allo stress
Una condizione di stress cronicizzata si protrae nel medio-lungo periodo e abbassa in maniera notevole la qualità della vita. Oltre che una destabilizzazione emotiva, con sbalzi d’umore e ansia, provoca molte alterazioni a livello fisico nonché manifestazioni psico-somatiche.
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Il problema, di fronte a questo fenomeno fisiologico, è che è facile liquidarlo come se fosse qualcosa d’innocuo. Inoltre le statistiche mostrano che lo stress è in continua ascesa, cosa che rende il problema più una conseguenza della vita quotidiana che una questione di salute da tenere sotto controllo. Ma se non si affronta il proprio stress le conseguenze possono essere gravi. Ecco le principali malattie associate ad una condizione di stress cronico e fuori controllo.
Dermatite da stress (o eczema da contatto)
Caratterizzata da macchie rosse, pelle secca e prurito, che sfociano a volte in vere sensazioni di bruciore. Il sovraffaticamento emotivo e psicofisica abbassa le difese della pelle, che si indebolisce anche nel tollerare cosmetici e detergenti.
Ptiriasi rosea di Gibert
Si tratta di una manifestazione che colpisce in gran parte i giovani a partire dai 10 anni e le donne. Si presenta molto spesso a seguito di condizioni di stress emotivo e può persino associarsi a sintomi simil-influenzali.
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Orticaria da stress (e prurito)
È la cosiddetta ansia a fior di pelle, una vera e propria reazione “allergica” allo stato di stress che si subisce.
Brufoli e acne
La produzione di adrenalina e cortisolo aumenta in condizioni di stress. Questa alterazione dei livelli ormonali nel sangue induce un incremento della quantità di sebo prodotta e l’insorgere di brufoli sulla pelle.
Ulcera
Stomaco e intestino sono i primi a subire gli effetti negativi dello stress. L’ulcera e la gastrite sono fastidiose e quasi dolorose e possono interessare anche la zona dello sterno.
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Colite
Se l’ulcera è a carico dello stomaco, la colite interessa proprio un tratto dell’intestino. Sia in caso di colon irritabile che ulcera, l’alimentazione corretta è indispensabile per non aggravare le condizioni.
Alopecia da stress e perdita di capelli
In questo caso la caduta o il diradamento dei capelli può interessare sia uomini che donne. Il cuoio capelluto presenta recettori che rilasciano ormoni di difesa dallo stress. Vediamo nello specifico come si manifesta:
- il Telogen effluvium, che può portare alla caduta di capelli nel corso del tempo, solo spazzolandoli o lavandoli;
- la tricotillomania, che porta a strapparsi i propri capelli;
- l’alopecia areata, in base alla quale il sistema immunitario comincia ad aggredire i follicoli.
Nevralgia facciale da stress
Si tratta di un dolore che può diventare anche intenso, che interessa la zona del volto. È possibile che il nervo risulti infiammato a causa dell’eccessivo carico di stress emotivo.
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Orzaiolo
Le cause dell’orzaiolo sono diverse ma sembra che anche lo stress contribuisca alla comparsa dei tipici foruncoli sulla palpebra così fastidiosi. Anche in questo caso, è sempre il rilascio di fattori immunosoppressori come il cortisolo a rendere fertile il terreno per l’insorgere delle infezioni.
Attacchi epilettici
Alcune crisi di epilessia possono insorgere a causa di situazioni di stress e forti reazioni emotive. L’epilessia non si manifesta solo con crisi compulsive. Le cause sono scariche elettriche anomale che partono dal sistema nervoso e l’attacco epilettico da stress si manifesta anche con sensazione di pugno nello stomaco, palpitazione, iperventilazione o difficoltà a respirare notturne.
Vertigini
Un capogiro da stress può portare anche allo svenimento e le vertigini danno l’impressione che si stia per cadere. Possono verificarsi anche visione confusa e disorientamento.
Perdita di peso
Lo stress fa ingrassare o dimagrire? In realtà il fatto di mangiare di fretta e privilegiare junk food tende a far accumulare centimetri di troppo sulla pancetta. Ma non sono pochi coloro che, in periodo di forte stress, perdono peso in maniera involontaria, sotto effetto della noradrenalina che, se presente in eccesso, induce l’organismo a bruciare più grassi.
Bruxismo
Digrignare i denti o macinare è un fenomeno che accade senza che ve ne rendiate conto, anche durante la notte quando dormite. E il principale responsabile — avete indovinato — è lo stress. Non solo digrignare o stringere può portare a dolori mandibolari, ma c’è anche il rischio che si scheggino o comunque che si danneggino, i vostri denti. I dentisti consigliano tecniche di rilassamento, o anche di indossare un paradenti quando dormite, se la situazione s’aggrava.
Sindrome dell’intestino irritabile
Non a caso, l’intestino è il nostro secondo cervello, così ricco di terminazioni nervose da assorbire il carico stressante della vita quotidiana. L’ansia può comportare varie complicanza a carico dell’apparato intestinale. Infatti, quando lo stress attiva la risposta “fuggi o lotta” nel nostro sistema nervoso centrale, la digestione può bloccarsi perché il nostro sistema nervoso blocca l’afflusso di sangue, incidendo sulle contrazioni dei muscoli digestivi e riducendo le secrezioni necessarie alla digestione.
Disidratazione
Quando ci troviamo in uno stato d’ansia le nostre ghiandole surrenali — collocate in cima ai reni — possono pompare gli ormoni dello stress nel nostro corpo. Questo può portare a un’alterazione anche degli altri ormoni, inclusa una riduzione dei composti che incidono sui livelli di elettroliti e di fluidi. Quindi se siamo sempre assetati, la colpa potrebbe essere dello stress.
Lo stress inoltre può anche influire sul ciclo mestruale
Nella donna può verificarsi un’ulteriore manifestazione psico-somatica riconducibile allo stress ovvero il ritardo del ciclo mestruale. Non solo, perché anche mestruazioni emorragiche o ravvicinate tra loro sono legate ad una condizione di vita familiare o professionale stressante.
Se l’intestino è il nostro secondo cervello, per la donna un altro termometro della propria condizione psicologica più o meno serena, è proprio il ciclo.
Questo avviene perché i nostri tre sistemi vitali principali (nervoso, ormonale e immunitario) sono strettamente legati tra loro. A seconda degli stimoli positivi o negativi ricevuti dal cervello, si innescano a catena reazioni legate anche alla produzione ormonale o alle difese immunitarie.
Come tornare alla normalità, dopo un ritardo del ciclo?
Può accadere che il ciclo subisca un ritardo momentaneo o addirittura che si blocchi per mesi. Per tornare alla normalità occorrono in media dai tre ai sei mesi di tempo, fermo restando la ripresa di una vita regolare, con ritmi sonno-veglia corretti, sana alimentazione e la massima serenità possibile a livello psicologico.
C’è poi il disturbo da stress post-traumatico
Gli effetti di un grande trauma vissuto in prima persona possono essere devastanti. Mi riferisco ad eventi traumatici di forte impatto emotivo come la morte violenta di un familiare, un attentato alla propria vita, gravi lesioni, guerra, incidenti, rapimenti o malattie gravi vissute sulla propria pelle.
Ciò che ne deriva è un disturbo da stress post-traumatico, in grado di destabilizzare in forma molto grave la psiche di una persona. Se un periodo fisiologico di “elaborazione del lutto” è da tenere in considerazione, il protrarsi per mesi o addirittura il peggiorare della situazione, è una condizione che necessita dell’intervento da parte di uno specialista. Ciò che accade a seguito di un evento negativo di tale portata sfocia quasi sempre in un sentimento di impotenza o di orrore.
Gli incubi legati all’avvenimento sono ricorrenti, così come i pensieri e le percezioni spiacevoli nell’arco della giornata. Molto spesso inoltre la persona ha la sensazione impellente che quel trauma si stia ripresentando e vive quindi in una situazione di allerta e senso di pericolo costante.
Questo stato di ipervigilanza causa irritabilità, scatti di collera e reazioni spropositate nei confronti di ciò che realmente sta accadendo attorno a sé. Va da sé che la qualità dell’esistenza risulta fortemente compromessa, non solo del diretto interessato ma anche dei familiari e della cerchia di amici più a stretto contatto.
Può accadere inoltre che la manifestazione del disturbo da stress post-traumatico non sia immediata ma che compaia mesi dopo l’evento. Per questo è sempre necessario un monitoraggio attento della situazione e soprattutto non esitare a ricorrere ad uno specialista per mantenere il controllo e cercare di ristabilire una situazione quanto più possibile vicina alla normalità.
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