pubblicità
Il colesterolo è un composto organico che nell’organismo umano svolge diverse e importanti funzioni biologiche, ma quando circola nel sangue a livelli superiori alla norma si trasforma in un nemico della salute.
Il colesterolo è da considerarsi tutto “cattivo”?
Il colesterolo è un lipide steroideo che in quantità eccessive ostruisce le arterie. Per questo va tenuto sotto controllo. Non tutto il colesterolo, però, è da considerarsi cattivo, perché è un componente essenziale della membrana cellulare ed è necessario per produrre importantissimi ormoni (come quelli sessuali) e il cortisolo (che aiuta il nostro organismo a resistere agli stress). È il “precursore” della vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio, importante per la salute di ossa e denti.
Dal colesterolo, inoltre, derivano gli acidi biliari, sostanze che intervengono nel processo digestivo. Infine, è presente nella sostanza bianca del cervello e nelle guaine che avvolgono i nervi e svolge quindi un ruolo essenziale nella trasmissione degli impulsi nervosi.
pubblicità
Cosa favorisce l’aumento di colesterolo
Alcuni altri fattori, a parte l’alimentazione, favoriscono l’aumento di colesterolo:
- il sovrappeso;
- la sedentarietà: un regolare esercizio fisico non solo abbassa il “colesterolo cattivo”, ma è anche in grado di aumentare quello “buono”;
- il fumo di sigaretta: fa diminuire il livello di colesterolo HDL;
- età e sesso: il colesterolo aumenta naturalmente quando si invecchia. La menopausa, spesso, è connessa con l’aumento del “colesterolo cattivo”.
Quali valori di colesterolo sono considerati normali?
Il colesterolo è da considerare un nemico solo quando in eccesso. Nelle analisi del sangue, il suo valore complessivo dovrebbe sempre attestarsi sotto 200 milligrammi per decilitro. Occorre poi distinguere tra colesterolo cattivo (LdL) e colesterolo buono (HdL).
Entrambe le molecole sono deputate al trasporto del colesterolo nel circolo sanguigno, ma mentre le prime lo cedono ai tessuti, le seconde sono incaricate della rimozione del lipide in eccesso nel plasma. Il valore di LdL dev’essere inferiore a 95 mg/dl, mentre quello “buono” (Hdl) deve risultare alto (superiore a 40, meglio se supera i 60).
pubblicità
Ogni quanto è bene effettuare gli esami del sangue?
La prima analisi del sangue andrebbe fatta attorno ai 20 anni e poi, ogni cinque. Fumatori, diabetici e persone che soffrono di altre patologie dovrebbero invece sottoporsi a controlli con frequenza annuale. La cadenza andrebbe in ogni caso concordata di volta in volta con il medico curante.
Quali accorgimenti prestare per ridurre il colesterolo cattivo?
Il colesterolo alto può essere sconfitto soltanto conoscendolo ed ecco perché è indispensabile limitarne quello cattivo, definito HDL. L’adozione di uno stile di vita sano e salutare, che comprenda una dieta corretta e della sana attività fisica, è alla base della prevenzione, ma ciò che bisogna sapere per ridurlo e sconfiggerlo consiste nel:
- Conoscere e controllare regolarmente i valori del colesterolo, considerando che il colesterolo LDL non deve mai superare i 70 mg/dl;
- Praticare almeno 30 minuti di attività fisica ogni giorno.
E per quanto riguarda l’alimentazione?
Un’alimentazione sana può ridurre il colesterolo nel sangue fra il 5% e il 10%; una riduzione del 10% della colesterolemia riduce la probabilità di morire di una malattia cardiovascolare del 20%.
pubblicità
La principale causa dell’ipercolesterolemia è un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi (di origine animale, presenti in carni rosse, formaggi, insaccati): i grassi saturi aumentano il livello di LDL e diminuiscono il livello di HDL I grassi polinsaturi (come l’olio di semi) e monoinsaturi (come l’olio d’oliva), in quantità limitata, hanno un effetto positivo perché tendono ad abbassare il livello di LDL. E Ecco i consigli alimentari:
1) Limitare al massimo il consumo di alimenti che contengono grassi saturi (che si trovano per lo più nei prodotti di origine animale), ed evitare cibi contenenti grassi idrogenati, presenti nelle merendine, negli snack, nei cibi da fast food. Sono infatti i maggiori responsabili nell’innalzamento dei livelli di colesterolo cattivo.
Promosse le sostanze di origine vegetale, in particolare frutta, verdura e legumi; per i condimenti, previlegiare olio extravergine di oliva e olio di mais. Ottime anche le fibre, che rallentano l’assorbimento di alcuni nutrienti, come i grassi, contribuendo a controllare i livelli di colesterolo nel sangue
pubblicità
2) Prediligere la carne magra (tacchino, pollo, tagli magri di manzo) e non superare il consumo di 500 grammi di carne a settimana
3) Sì al pesce, anche 3-4 volte a settimana. Contiene infatti i polinsaturi Omega-3, che migliorano la fluidità del sangue
4) Scegliere formaggi e latticini a basso contenuto di grassi, come la ricotta, e preferire il latte parzialmente scremato a quello intero
5) Limitare le fritture ed evitare il riciclaggio di oli già cotti.