11 sostanze di uso comune che fanno venire il cancro

L’International Agency for Research on Cancer, organismo che raccoglie e pubblica studi sul cancro al livello mondiale, ha stilato una lista ufficiale dei 116 agenti e attività che, attualmente, sono reputate la causa primaria di patologie tumorali. La carne, però, non è inclusa tra questi perché il fatto che provochi il cancro è una probabilità e non una certezza. Diamo un’occhiata, allora, ai primi 10 agenti della lista che il cancro lo provocano di per certo:

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Il fumo di tabacco, sigarette…

Esporsi a questo tipo di stimolante, ricavato dalle foglie di tabacco, è molto semplice: basta accendere e fumare una sigaretta. Per quanto il fumo sia un’usanza molto antica, risalente all’incirca al 5000-6000 a.C., quando cioè il tabacco iniziò a essere coltivato in Sud America, esso resta il più pericoloso agente cancerogeno al mondo.

Lampade abbronzanti e raggi del sole

Lettini e lampade dotate di raggi ultravioletti che permettono di avere la pelle dorata anche d’inverno portano a una sconsigliabile sovraesposizione della pelle ai raggi UV, cosa che può causare non solo il cancro, ma anche cataratte e invecchiamento prematuro.

Perché i raggi solari e i raggi UV provocano il cancro? Perché la lunghezza d’onda che si attesta intorno ai 260 nm ha la capacità di modificare le basi azotate del DNA. Con lo stesso principio sono iniziati i primi esperimenti sugli organismi geneticamente modificati (OGM).

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Arsenico nell’acqua e negli alimenti

Sostanza chimica altamente tossica molto utilizzata nell’industria manifatturiera, l’arsenico può penetrare le falde acquifere e finire, perciò, anche in casa nostra. È ampiamente risaputo che l’arsenico provoca il cancro alla pelle, al fegato, ai polmoni, ai reni e alla vescica ma, nonostante questo, finisce nel cibo che ingeriamo.

Le quantità di arsenico presenti in ogni tipo di alimento e la frequenza di consumo di questi alimenti, sono i principali fattori che influenzano l’esposizione alimentare.

Tutti sanno che l’arsenico fa male ma non tutti sanno che spesso ci ritroviamo a mangiare “alimenti all’arsenico” o bere “acqua all’arsenico”. Nel 2013 è scattato l’allarme acqua all’arsenico in molti comuni d’Italia.

Nel 2015 è scattato l’allarme dell’arsenico nel cibo e ancora oggi, si tratta di un problema molto sentito. Sempre nel 2015, un’indagine condotta dall’EFSA su un gruppo di neonati e di bambini piccoli, ha rilevato un’esposizione all’arsenico molto alta.

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In questi gruppi l’esposizione media variava da 0,20 a 1,37 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (mg / kg di peso corporeo /giorno), con valori di elevata esposizione che andavano da 0,3 a 2,09 mg / kg di peso corporeo / giorno, se consideriamo che le stime di elevata esposizione per gli adulti andavano da 0,14 a un massimo di 0,64 mg / kg di peso corporeo / giorno, possiamo renderci conto gravità del fenomeno.

Aurammina e formaldeide

L’aurammina è una sostanza chimica utilizzata come antisettico, ma anche per le tinture e nei coloranti.

Più di una ricerca ha evidenziato un eccesso di tumori alla vescica tra i lavoratori impegnati nella manifattura di questa sostanza, sviluppatisi attraverso l’inalazione di formaldeide e zolfo nel corso del processo di trasformazione.

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La formaldeide è, purtroppo, una sostanza molto presente nelle nostre casi. Si tratta di un agente inquinante sprigionato dai complementi d’arredo, dai detersivi per l’igiene domestica e da molti altri prodotti per la casa. La formaldeide è usata per il trattamento del legno ma anche in vernici e prodotti dell’edilizia.

Benzene e altri solventi

Chi lavora nel settore delle calzature è molto esposto al rischio di tumore. Legati all’incremento dei rischi del cancro al naso e della leucemia, per via dell’esposizione a sospetti cancerogeni quali la polvere di pelli, il benzene e altri solventi utilizzati nella manifattura calzaturiera sono estremamente pericolosi, benché tutto dipenda dalla durata e dal livello di esposizione.

Il benzene è un’altra sostanza inquinante molto presente nelle mura domestiche. Il benzene viene sprigionato in casa da:

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  • nuovi mobili
  • divani, cuscini e altri imbottiti
  • pavimenti, rivestimenti, vernici…
  • antiparassitari, colle, adesivi, solventi
  • stampanti, fotocopiatrici
  • fumo di sigarette
  • fumo di combustione (anche se bruciate una bistecca)
  • prodotti per l’igiene della casa

Se avete bruciato del pane o della carne, meglio eliminare del tutto la porzione bruciata in quanto può esporvi a sostanze cancerogene. Derivati del benzene sono presenti anche in molte creme per la pelle. Anche per neutralizzare il benzene potete usare delle piante che purificano l’aria.

Fuliggine delle canne fumarie

La pulizia delle canne fumarie da fuliggine e polvere, che in passato era compito di ragazzini minuti che potessero arrampicarsi al loro interno, può provocare una tipologia di cancro molto specifica, chiamata proprio ‘il cancro dello spazzacamino’: esso è causato dall’inalazione e dall’ingestione involontaria di carbone e legna bruciata residuale.

Attenzione, dunque, a fuliggine, fumo, carbone e residui delle canne fumarie di camino, stufe a pellet o biostufe.

Gassificazione del carbone

Studi condotti a proposito dei livelli di cancro tra i lavoratori nel settore della gassificazione del carbone hanno dimostrato che, laddove il carbone è messo a reazione con l’ossigeno, col vapore e col diossido di carbonio per ottenere il gas, i casi di cancro ai polmoni raggiungono livelli esponenziali.

Produzione di alluminio

Un incremento dei rischi di cancro ai polmoni e alla vescica è stato registrato tra gli operai che lavorano l’alluminio: i fumi chimici che i lavoratori possono inalare e l’esposizione a carbone e catrame per lunghi periodi sono altamente cancerogeni.

Catrame e derivati

Derivato del carbone, il catrame è un liquido sottile che permane anche dopo la distillazione. È usato nei rivestimenti e nelle vernici, nelle basi per tetti e pavimenti, e come collante nei prodotti a base di asfalto, ma contiene molte sostanze chimiche cancerogene come il benzene, che possono essere inalate, ingerite e assorbite dalla pelle: l’intera popolazione può perciò andare incontro a questo genere di contatto.

Produzione di carburante

I lavoratori impiegati nella lavorazione e nella produzione di carburanti, e dunque in processi di raffinamento, possono andare incontro alle emissioni dei forni, che rappresentano la causa di patologie mortali quali il cancro ai polmoni e quello ai reni.

Amianto in casa

Sapete che l’amianto in Cina è ancora legale? Nonostante sia stato dimostrato che questa sostanza causa patologia a carico dell’apparato respiratorio e dei polmoni.

L’amianto mal detenuto è illegale, se il vostro vicino di casa ha dell’amianto, potete eseguire una segnalazione all’ASL che lo obbligherà alla messa in sicurezza o allo smantellamento (in base alle condizioni).

Autore: ©SalutePsicofisica